Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la Cookie Policy.

Facebookyoutube 2

antonina

MISURA 19 LEADER. VEDEMECUM PER L'ATTUAZIONE E LA GESTIONE

Il Vademecum, realizzato dalla ReteLeader, punta a favorire il miglioramento della capacità di gestione ed attuazione della Misura 19 da parte degli attori coinvolti, a diverso titolo, nell'implementazione dello sviluppo locale di tipo partecipativo in Italia. 
Si rivolge alle AdG, agli OP chiamati a predisporre e implementare i meccanismi tecnico-amministrativi che regolano l'attuazione della Misura e agli attori locali impegnati nell'attuazione delle Strategie di Sviluppo Locale.
Il Vademecum è articolato in tre sezioni, ognuna delle quali risponde ad esigenze diverse:
- Modelli organizzativi di Leader
- Regole e strumenti
- Leader tools
 
  • Published in Blog
  • 0

BANDO CULTURABILITY 2017

Tipologia: Bando 
Data Pubblicazione: 16 Febbraio 2017
Data Scadenza: 13 Aprile 2017
 
Al via la quarta edizione del bando culturability per sostenere progetti culturali innovativi che rigenerano e danno nuova vita a spazi abbandonati".
 
Cultura, innovazione e coesione sociale, collaborazione, sostenibilità, occupazione giovanile: questi gli ingredienti che cerchiamo per riattivare e riempire di creatività  spazi, edifici, ex siti industriali, abbandonati o in fase di transizione. La call è aperta dal 16 febbraio al 13 aprile 2017.
 

BANDO OCM VINO-INVESTIMENTI

Tipologia: Bando 
Data Pubblicazione: Marzo 2017
Data Scadenza: 7 Aprile 2017

Il termine ultimo per la stampa e il rilascio informatico delle domande di aiuto e delle domande di rettifica eseguiti unicamente utilizzando la specifica funzionalità on-line messa a disposizione dall’OP AGEA sul portale www.sian.it è fissato al 07.aprile.2017.
Le domande di aiuto rilasciate oltre il termine del 7. aprile 2017 non sono ricevibili.
L’originale della stampa definitiva della domanda inserita secondo le modalità di cui sopra e per la quale è stato effettuato il rilascio informatico, deve essere sottoscritta dal richiedente e consegnata, unitamente alla documentazione tecnica di cui al successivo articolo 7, entro le ore 13,00 del 14 aprile 2017 , a cura del CAA, dal tecnico abilitato o dall’interessato , presso le sedi regionali incaricate dello svolgimento dei procedimenti istruttori, competenti per territorio in funzione dell’ambito provinciale ove si intende realizzare l’intervento.

Di seguito si indicano gli indirizzi:
REGIONE CALABRIA- DIPARTIMENTO AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI 8- VIALE EUROPA – CITTADELLA REGIONALE GERMANETO - 88100 CATANZARO.

Il CAA, il tecnico abilitato o l’interessato devono trattenere una copia della domanda e dei relativi allegati.

La trasmissione delle domande di aiuto e dei documenti ad esse allegati deve essere accompagnata da un elenco di dettaglio nel quale vengono indicati almeno i seguenti elementi:
 la data di trasmissione;
 il soggetto che opera la trasmissione (riferimenti del CAA o del tecnico abilitato dalla Regione.);
 il codice identificativo della domanda di aiuto;
 il CUAA del richiedente;
 la denominazione del richiedente.
 

ISMEA-SVIMEZ: CON L'AGRICOLTURA RIPARTE IL PIL DEL SUD

L'agricoltura dell'Italia meridionale cresce a ritmo sostenuto e porta il Mezzogiorno ad aumento del Pil superiore al resto del Paese e al Centro-Nord tra il 2015 e il 2016. Lo certifica il rapporto Ismea-Svimez, diffuso il 21 febbraio scorso, che evidenzia il +0,8% del Pil meridionale e, soprattutto, il +7,3% del comparto agricolo tra il 2014 e il 2015; un dato di gran lunga superiore a quello registrato nel resto d'Italia (+1,6%), ma anche a quelli fatti segnare dagli altri settori produttivi con l'industria in calo dello 0,3% e il settore dei servizi che cresce dello 0,8%. In ambito agricolo crescono valore aggiunto, esportazioni, investimenti e occupazione, al Sud ancor più che al Nord. Particolarmente significativa è la dinamica dell'occupazione giovanile, cresciuta nel Mezzogiorno del 12,9%, più della media italiana. E anche il peso dell'imprenditorialità giovanile agricola è in evidente crescita: sono quasi 20 mila aziende a determinare il saldo positivo al Sud nei primi mesi dell'anno scorso. Particolarmente significativo il dato relativo all'occupazione agricola che nel 2015 raggiunge le 500 mila unità, 18 mila in più rispetto al 2014 (+3,8), e in crescita sia sul fronte dei lavoratori autonomi che su quello dei dipendenti.
"Il Rapporto ci racconta di un Mezzogiorno che dà segnali positivi e sembra essere al centro della ripartenza dell'economia italiana, specialmente grazie all'ottima performance dell'agricoltura: la crescita delle esportazioni, degli investimenti e dell'occupazione agricola nel Mezzogiorno, più che al Centro-nord, sono i segni di rinnovato protagonismo - dichiara il dr. Raffaele Borriello, Direttore Generale di ISMEA. 
 
Nel 2015 il valore aggiunto agricolo in Italia ha superato i 33 miliardi. Tra il 2014 e il 2015 l'incremento in termini reali è stato del 7,3% contro l'1,6% del Centro Nord. Le regioni meridionali che hanno avuto gli andamenti migliori nel 2015 sono state Calabria, grazie soprattutto all'olio d'oliva, (il settore olivicolo però nel 2016 avrebbe vissuto una pessima annata con pesanti flessioni produttive, a causa di fenomeni atmosferici e legati a infestazioni di parassiti) e Campania, con aumenti del valore della produzione superiori al 40%.
 
Nel 2015 le esportazioni italiane sono state pari a 36,8 miliardi (+7,3%). Sono cresciuti del 15,5% i prodotti agricoli meridionali (Centro Nord +9,6%) e del 7,6%, quelli alimentari del Sud (Centro Nord +6,3%). In Europa il principale Paese importatore di prodotti alimentari meridionali è la Gran Bretagna. I dati del 2016 dell'export agroalimentare, recentemente resi noti dall'Istat, rappresentano un nuovo record: 38,4 miliardi (+3,9%).
 
Nel 2015 il valore degli investimenti fissi lordi in agricoltura al Sud si è attestato su 2 miliardi e 217 milioni (+9,6% rispetto al 2014).
 
Nel 2015 l'occupazione agricola al Sud era pari a circa 500 mila unità (+3,8% rispetto al 2014, pari a 18 mila persone). L'aumento ha riguardato sia i dipendenti che gli autonomi, ma al Sud sono più i primi, nel Centro Nord i secondi. I posti di lavoro continuano a crescere anche nel 2016 (+5,8% nel primo trimestre, +6,5% nel secondo). L'aumento riguarda soprattutto i giovani under 35 (+9,1%).
 
L'agricoltura ha assunto un ruolo di primo piano nella creazione di nuova occupazione giovanile al Sud. Un dato va valorizzato: nell'anno accademico 2015/2016 gli immatricolati all'università del gruppo agrario hanno raggiunto un livello di quasi il 20% maggiore rispetto a dieci anni prima. Nella prima metà del 2016 l'occupazione giovanile in agricoltura è cresciuta dell'11,3% in Italia, e del 12,9% al Sud. Una crescita alla quale ha dato un decisivo contributo il lavoro a tempo pieno (+14,4%). Anche il peso dell'imprenditorialità giovanile agricola è in forte crescita: quasi 20 mila imprese il saldo positivo al Sud dei primi mesi del 2016. Il maggior contributo è venuto dalla Basilicata, dalla Calabria e dal Molise, seguite a ruota da Campania, Sicilia e Sardegna. Ma, nonostante questi andamenti incoraggianti, l'inerzia degli squilibri del passato li rende comunque insufficienti ad assicurare un adeguato ricambio generazionale. Si tratta di un fenomeno preoccupante, a cui si sta tentando di rispondere con misure dedicate al primo insediamento e con politiche di sostegno e detassazione dell'imprenditoria giovanile. L'attrazione che l'agricoltura esercita nelle giovani generazioni è l'elemento da cui partire per rafforzare un quadro che fa ben sperare sul versante occupazionale.
 
La diversificazione del settore agricolo si sta sviluppando sempre più nel corso degli ultimi anni: energie rinnovabili, agriturismo, agricoltura sociale, sistemazione di parchi e giardini.
Nel Sud queste attività connesse alle aziende agricole valgono 958 milioni e concorrono per il 5% al Valore aggiunto del settore primario. In questi ambiti, però, il Mezzogiorno è ancora indietro rispetto al Centro Nord: emblematico il caso degli agriturismi, che nelle aree meridionali sono meno del 20% del totale nazionale.
 
Nel Sud le Indicazioni Geografiche Protette sono 41, le Denominazioni di Origine Protetta 65. Oltre il 70% dei riconoscimenti riguarda 4 Regioni, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. La categoria più numerosa è quella degli ortofrutticoli, 47, seguita dagli oli, 26, e dai formaggi, 14. Tra i primi 5 prodotti che in Italia determinano da soli oltre il 60% del fatturato all'origine, ve ne è uno solo meridionale, la mozzarella di bufala. Per quanto riguarda i vini, sono Puglia e Sicilia i due bacini meridionali più rilevanti. Tra le prime 10 DOP solo 2 sono meridionali, Montepulciano d'Abruzzo e Sicilia.
 
  • Published in Blog
  • 0
Subscribe to this RSS feed