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antonina

REGGIO CALABRIA. CONTINUANO I SEMINARI DELLA CAMERA DI COMMERCIO

Si terrà venerdì 24 marzo p.v. a partire dalle ore 11 presso la sede camerale - Via T. Campanella 12, Reggio Calabria il seminario "Politiche di sviluppo del territorio: strumenti per la crescita delle PMI".
 
L'iniziativa, organizzata dal MISE in collaborazione con la Camera di commercio di Reggio Calabria e che vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali del MISE, dell’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, di Invitalia e della Regione Calabria, oltre che della Camera reggina, intende infatti:
 
- attivare un confronto tra i principali soggetti istituzionali in grado di svolgere un ruolo proattivo a supporto dell’internazionalizzazione ed il sistema economico territoriale;
- promuovere operativamente l’implementazione delle strategie e degli incentivi pubblici a disposizione delle imprese per il posizionamento competitivo sui mercati esteri.

Di particolare interesse gli interventi relativi agli incentivi alle imprese per l'internazionalizzazione e le opportunità delle PMI.
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“BORGHI - VIAGGIO ITALIANO”. UNDICI BORGHI CALABRESI PARTECIPERANNO AL PROGETTO

Ci saranno anche gli undici borghi calabresi aderenti al Club dei Borghi più belli d’Italia (Bova, Scilla, Stilo, Gerace, Santa Severina, Morano Calabro, Aieta, Civita, Oriolo, Altomonte e Fiumefreddo Bruzio) tra i diciotto individuati dalla Regione Calabria per partecipare al nuovo progetto promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo riservato alla promozione di circa mille eccellenze italiane. Si chiama “Borghi-Viaggio Italiano” è questo il titolo  scelto dal Ministero per una nuova iniziativa che punta a valorizzare a livello internazionale una rete di nicchia presente sul territorio nazionale, una proposta che ha riscontrato l’adesione di diciotto regioni e che vede come enti capofila la regione Emilia Romagna ed il MIBACT. Quattro le sezioni previste: Borghi d’Italia, borghi storici marinari, terre malatestiane del Montefeltro e paesaggi d’autore. Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di sviluppare un turismo esperienziale attraverso la valorizzazione di tradizioni, prodotti tipici e qualità del vivere. Tra i tanti interventi previsti dal piano di promozione ci saranno la creazione di un logo e di un’immagine coordinata, il lancio di una campagna pubblicitaria a livello internazionale, la personalizzazione di punti informativi, la creazione di un apposito portale web e di una web Tv, la realizzazione di una serie di eventi tematici (mostre, convegni, seminari, workshop),  azioni mirate di marketing e promozione da realizzarsi attraverso una struttura di comunicazione che si occuperà del lancio periodico di newsletter e della divulgazione dei contenuti inerenti il progetto attraverso i consueti canali di informazione ed i social media. Il principale strumento di comunicazione e promozione sarà poi una grande mappa illustrata interattiva dell’Italia, un viaggio lungo lo stivale alla scoperta di luoghi, percorsi e culture da fruire attraverso un apposito Touch Wall, sul quale cliccando sull’icona di ogni singolo borgo si potrà accedere facilmente a tutte le relative informazioni. Il portale www.viaggio-italiano.it sarà dunque una finestra sempre aperta a portata di mano per i turisti di tutto il mondo.  Soddisfazione  per la presenza degli undici borghi calabresi del Club dell’ANCI viene espressa da Bruno Cortese, coordinatore regionale del Club per la Calabria. L’appuntamento – riveste particolare importanza dal punto di vista pratica ma anche simbolico, conferendo al Club dei Borghi più belli d’Italia un ruolo da protagonista che coincide proprio con’ l’anno del turismo nei borghi, una coincidenza che per il Club sa quasi di consacrazione rispetto ad percorso lungo e pieno di soddisfazioni. Vista l’importanza della particolare contingenza – conclude Cortese – sono certo che i nostri  borghi sapranno lavorare al meglio per farsi trovare pronti, sfruttando al massimo l’opportunità offerta dal Ministero e dalla regione che ha inteso individuare sul proprio territorio le eccellenze cui affidare l’importante compito di veicolare l’immagine positiva della Calabria nel Mondo.

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DIGITAL ECONOMY E SOCIETY. EU PUBBLICA IL REPORT 2017 E L'ITALIA PRECIPITA IN FONDO ALLA CLASSIFICA

E' on line DESI, l'indice che attraverso 30 indicatori indaga lo stato di avanzamento dell'agenda digitale. L'Italia pur migliorando in connettività, rimane agli ultimi posti in classifica con Grecia, Bulgaria e Romania. Tra le maggiori criticità, la scarsa diffusione di competenze digitali.

La Commissione Europea ha pubblicato recentemente il Digital Economy and Society Index (DESI) anno 2017, il tool che permette attraverso cinque aree politiche principali (connettività, capitale umano, uso di internet, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali), che rappresentano complessivamente più di 30 indicatori, di misurare lo stato di avanzamento dei Paesi membri dell’EU nell’ambito della digitalizzazione dell’economia, del sistema pubblico e della società.
L’Italia si mantiene stabile al 25^ posto, senza grandi sorprese sui singoli indicatori. Pur migliorando rispetto al 2016 in termini di connettività, grazie all’accesso alle reti NGA, l'utilizzo delle tecnologie digitali da parte delle imprese e la fornitura di servizi pubblici online è sotto la media europea. La diffusione della banda larga è ancora bassa, ma il fattore particolarmente critico è la mancanza o la scarsa presenza di competenze digitali: fattore di freno all'ulteriore sviluppo della sua economia digitale e la società.

Un gap che non è una novità. Sappiamo benissimo, e i dati ce lo confermano, che internauti italiani hanno poca confidenza con il digitale e utilizzano internet quasi esclusivamente per attività di svago: musica, video, shopping, social media. Molto meno invece per transazioni e pagamenti elettronici ad esempio, in questo caso, parliamo del 42% contro la media EU del 59%.
 
I servizi pubblici on line ci sono, siamo in linea con la media europea ma il loro utilizzo che è disastroso, addirittura in netta discesa rispetto al 2016. Uno per tutti, l’utilizzo di servizi di egovernment è sceso dal 18 al 16%, se poi confrontiamo queste cifre con la media europea (34%) c’è da arrossire.
Meglio va per l’integrazione delle tecnologie digitali in ambito business. Le imprese, ad esempio, che utilizzano la fatturazione elettronica sono il 30%, percentuale di molto superiore alla media UE che si attesta al 18%. La vendita on line rimane una chimera, molto al disotto della media europea (7% contro il 17%).
Se quindi ci sono pubbliche amministrazioni che stanno tenendo il passo con i nostri partner europei, ci sono però anche amministrazioni in grande difficoltà per le quali sarebbe auspicabile un’azione di accompagnamento verso l’innovazione dei processi e dell’offerta. Occasioni di scambio, come quelle che FPA sta realizzando con il progetto I Cantieri della PA digitale, hanno proprio l’obiettivo di mettere a fattor comune le esperienze dei singoli e rendere una buona prassi “patrimonio condiviso”.
Dall’altra però si rendono necessarie anche azioni di informazione, comunicazione e alfabetizzazione della cittadinanza da parte della PA, soprattutto per le fasce più deboli nell’uso del pc. Possono esserci strade e macchine, ma senza la patente non si guida. La domanda non dovrebbe quindi essere “quale servizi mettere on line”, almeno non più, ma “come fare ad arrivare al cittadino” e quindi come arrivare al singolo utente. Non deve essere più il singolo che va dalla amministrazione, ma deve essere l’amministrazione che va dove il cittadino si trova: piattaforme mobile, social network ecc. Una posizione che sarà alla base dei lavori del Cantiere Cittadinanza digitale (edizione 2017), di prossimo avvio.

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IMPORTANTE. RINVIATA L'ASSEMBLEA DEL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO

Il GAL Area Grecanica comunica che l'Assemblea del Partenariato Pubblico-Privato per lo Sviluppo Locale Partecipativo dell’Area Grecanica, prevista per Sabato 11 Marzo, è stata rinviata ad altra data che verrà comunicata tempestivamente come da email inviata a tutti i sottoscrittori del PAL Area Grecanica 2014-2020.

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