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antonina

STUDIO DI FATTIBILITÀ SULLE COOPERATIVE DI COMUNITÀ

A fronte di un fenomeno -cooperazione di comunità- per cui non esistono modelli, bibliografie o letterature codificate e consolidate, il team di lavoro coinvolto si è accinto  nella fase di inquadramento e analisi non tanto ad una ricerca teorica e deduttiva ma piuttosto nella ricerca e nella ricostruzione degli elementi affini che potessero meglio definire e caratterizzare le esperienze di comunità esistenti secondo un approccio di tipo induttivo.
 
Dall’analisi dei casi “storici” mappati, si può affermare che si è di fronte ad una cooperativa di comunità quando:
  • in presenza di un territorio in condizioni di vulnerabilità e di un fabbisogno specifico, capace di generare anche un’opportunità imprenditoriale, espresso da una comunità reale (non virtual community);
  • si sviluppa una attività economica finalizzata al perseguimento dello sviluppo comunitario e della massimizzazione del benessere collettivo (non solo dei soci) e non a quello della massimizzazione del profitto.
 
Il ricco rapporto, articolato su 268 pagine, spazia su varie tematiche e best practice estere.
 
Lo studio ha fatto emergere con forza come il fenomeno delle cooperative di comunità abbia manifestato le caratteristiche di un “processo”, un processo generativo che ha tratto la propria origine dal presidio, cura, sviluppo del territorio e della comunità territoriale. Dal presidio, cura, sviluppo che le persone e le comunità si sono fatte carico di portare avanti in micro laboratori di sviluppo che hanno generato opportunità imprenditoriali finalizzate al perseguimento dello sviluppo comunitario e della massimizzazione del benessere collettivo, ovvero del riconoscimento della appartenenza ad un progetto comune che per fiducia, coesione tra soci supera anche il rapporto tra i soci stessi.
 
Per approfondire lo studio clicca QUI
 
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[Condi]Visioni. LA CALABRIA GRECA SULLA RIVISTA NIKON

La rivista ufficiale Nikon, con circa un milione di visualizzazioni, ha pubblicato un interessante editoriale dal titolo Da nord a est, dalla Scozia al Giappone + A sud, Calabria & Campania a cura di Luca Sciortino, Patrizia Giancotti e Antonio Politano.

Le visioni condivise di questo numero sono tre. Un lungo viaggio da nord est remoti, due immersioni in sud vicinissimi. Luca Sciortino ha proposto di raccontare il suo viaggio dalla Scozia in Giappone, un diario per immagini di un itinerario senza prendere aerei lungo 23 mila chilometri. Patrizia Giancotti ha presentato il suo lavoro sulla porzione più meridionale della nostra penisola, la Calabria greca, dove ha realizzato un libro per il GAL (Gruppo di Azione Locale) dell'Area Grecanica. Anche il lavoro realizzato da Antonio Politano è per un’associazione di Gal nei cosiddetti villaggi della tradizione della Campania, tra vita quotidiana, ruralità, paesaggi dietro l’angolo.

Tre storie eccezionali che si incontrano seppur a capi diversi del mondo.

Il lavoro di Patrizia Giancotti prende avvio da un progetto del GAL Area Grecanica denominato "Parco Culturale della Calabria Greca" e da cui nasce una collana di volumi che vanta tra l'altro la pubblicazione dell'antropologa-fotografa Giancotti dal titolo Filoxenìa - L’accoglienza tra i Greci di Calabria, Rubbettino.

Comincia così l'appassionato racconto dell'autrice: "ho risposto al richiamo di una Calabria che conoscevo poco, dove c'è chi parla e coltiva l'antica lingua greca dei pastori, dove si è ripreso il culto di rito bizantino, dove quasi tutti sanno suonare uno strumento e persino i bambini portano nel corpo il sapere introiettato degli antichi gesti e passi di danza dei loro avi e dove viene praticata la filoxenìa, attitudine umana opposta alla xenofobia, l'accoglienza come la intendevano ai tempi di Ulisse. È la Calabria Greca, undici comuni e numerose frazioni, il sorprendente Finis Terrae d'Europa che si affaccia allo Stretto, punto d'arrivo e nuova partenza. Il Gal (Gruppo di Azione Locale) dell'area grecanica ha voluto coinvolgermi in uno dei suoi ambiziosi progetti, invitandomi infine a raccogliere le esperienze di antropologa-fotografa in un libro (Filoxenìa - L’accoglienza tra i Greci di Calabria, Rubbettino) che ora fa parte della collana del Parco Culturale della Calabria Greca".

Per continuare a leggere clicca QUI

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PSR CALABRIA 2014-2020 – MIS. 19. PUBBLICATO IL DECRETO DI ASSEGNAZIONE FINANZIARIA AL GAL AREA GRECANICA

Nell'ambito del PSR Calabria 2014-2020 – Regolamento (UE) n. 1305/2013 – Misura 19 – Sostegno allo sviluppo locale Leader – con decreto del Dirigente Reggente del 21 dicembre 2016, è stata assegnata al GAL Area Grecanica una considerevole dotazione finanziaria a seguito dell’approvazione del PAL Area Grecanica 2014-2020.

Alla proposta progettuale presentata dal GAL Area Grecanica per l'area eleggibile n. 13 (Africo, Bagaladi, Bova, Bova Marina, Brancaleone, Bruzzano Zeffirio, Cardeto, Condofuri, Ferruzzano, Melito Porto Salvo, Montebello Jonico, Motta San Giovanni, Palizzi, Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo, Staiti) è stato assegnato un importo complessivo di euro 3.482.080,69.

Il PSR Calabria 2014-2020 ha previsto, nell’ambito della misura 19, il Sostegno allo Sviluppo locale LEADER. La misura 19, ricordiamo, è rivolta a sostenere lo sviluppo integrato delle zone rurali a livello sub-regionale ("locale") con il contributo prioritario delle forze locali. Il PAL Area Grecanica, progettato dal GAL Area Grecanica, è un intervento di “Sviluppo locale di tipo partecipativo” (CLLD)  ed è stato elaborato da una partnership di natura mista, pubblico-privata. Ricordiamo, inoltre, che  nell'Area Grecanica, l'accordo di Partenariato è stato sottoscritto da 91 soggetti rappresentativi del territorio greco-calabro.

Grande soddisfazione da parte del CdA del GAL Area Grecanica per la consistente dotazione finanziaria assegnata dalla Regione Calabria che permetterà di attuare sul territorio grecanico, nei prossimi quattro anni, importanti iniziative di sviluppo locale.

Scarica il decreto

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RAPPORTO BES 2016: IL BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE IN ITALIA

Giunto alla quarta edizione, il Rapporto Bes offre un quadro integrato dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali che caratterizzano il nostro Paese, attraverso l'analisi di un ampio set di indicatori suddivisi in 12 domini.

Quest'anno il Rapporto Bes si lega a due importanti novità:

  • l'inclusione degli indicatori di benessere equo e sostenibile tra gli strumenti di programmazione e valutazione della politica economica nazionale, come previsto dalla riforma della Legge di bilancio, entrata in vigore nel settembre 2016;
  • l'approvazione da parte delle Nazioni Unite dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dei 17 obiettivi (SDGs nell'acronimo inglese), con i quali vengono delineate a livello mondiale le direttrici dello sviluppo sostenibile dei prossimi anni.
Dal rapporto emerge una distinzione di fondo tra aspetti che hanno maggiormente sofferto la crisi economica (lavoro, benessere economico, relazioni sociali), e aspetti meno legati alla congiuntura economica negativa (come la salute, l’istruzione e l’ambiente) che seguono comportamenti più stabili e mantenengono una tendenza di miglioramento. Le linee evolutive, pur essendo comuni per tutto il Paese, hanno un’intensità differente a seconda dei territori: i diversi aspetti del benessere, e in particolare gli aspetti economici, sono infatti caratterizzati da notevoli divari territoriali tra Nord Centro e Sud. Ancora nel 2015-16, l’occupazione è in assoluto la dimensione dove la distanza tra Nord e Sud del Paese è più ampia, seguita dal reddito, dalle condizioni economiche e dalla qualità del lavoro. La distanza è elevata anche per quanto riguarda le relazioni sociali ma scende per la salute, l’istruzione e la soddisfazione per la vita, fino a ridursi sensibilmente nel caso dell’ambiente. Negli anni la forbice tra il Mezzogiorno e il resto del Paese è rimasta invariata o si è ulteriormente aperta con la sola eccezione delle relazioni sociali  e dell’ambiente.
 
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