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antonina

TO STRACI - LABORATORIO DI CERAMICA ARTISTICA DEL CENTRO STORICO DI BOVA

To Straci - Laboratorio/Residenza Artistica di Ceramica nel Centro Storico di Bova è un Laboratorio partecipato che esce fuori dai luoghi deputati dell’arte ponendosi come processo relazionale in grado di creare consapevolezza negli abitanti e riattivare una coscienza dello spazio e dell’arte che impregna da secoli l’intero borgo di Bova. L’artista Antonio Pujia Veneziano, responsabile del Progetto, ha inteso “rigenerare” i luoghi di Bova e restituire loro una “memoria identitaria” attraverso la condivisione dell’arte e della cultura insieme agli abitanti, per far sì che essi possano rivivere il proprio territorio attraverso il processo creativo dell’arte, vederlo con occhi nuovi, occhi capaci di percepirne le potenzialità in modi diversi.

Le attività già realizzate sono le seguenti:
  • individuazione con la partecipazione della comunità dei siti naturali in cui anticamente veniva prelavata l’argilla per realizzare i numerosi manufatti ceramici;
  • ricognizione e ricerca dell’antica lavorazione ed individuazione di alcune fornaci;
  • installazione site specific dal titolo MATERIA PRIMA/PRAMA PROTINÒ realizzata nella piazza del Centro Storico di Bova sui diversi tipi di argilla presenti sul territorio;
  • manipolazione, attraverso le attività didattiche destinate ai bambini del campo scuola, dell’argilla e realizzazione di semplici manufatti;
  • realizzazione con la comunità di “un’opera collettiva” composta da numerose formelle di terracotta riportanti gli antichi segni della tradizione artigianale greco-calabra;
  • Workshop residenziale con la partecipazione degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria sul tema dell’arte Pubblica e Partecipata.

Attualmente, il Laboratorio comprende una Residenza Artistica di Ceramica nel Centro Storico di Bova, realizzata nell’immobile di proprietà del Comune di Bova denominato “Casa Petrulli” che l’Amministrazione Comunale ha concesso in comodato d’uso gratuito al GAL Area Grecanica.

La realizzazione del Laboratorio/Residenza Artistica consentirà inoltre di avviare e sperimentare il più ampio programma del Comune di Bova di realizzare nel Centro Storico una rete di laboratori di artigianato artistico e tradizionale in grado di valorizzare il patrimonio culturale della Calabria Greca (lavorazione del legno, tessitura, ceramica, lavorazione della buccia riversa del bergamotto, etc.).

Il modello proposto con il Laboratorio/Residenza di Artista di Ceramica nel Centro Storico di Bova può costituire un esempio da seguire anche negli altri settori in quanto coniuga cultura, saperi artigianali e turismo all’interno dello stesso intervento. Infatti il Laboratorio/Residenza di Artista nasce da una solida ricerca sui materiali e sui segni della cultura della Calabria Greca, prevede la partecipazione attiva già sperimentata della Comunità locale (soprattutto giovani) ed è aperto ad artisti nazionali ed internazionali che intendono realizzare un’esperienza di produzione artistica unica in un contesto territoriale e culturale di notevole interesse quale è la Calabria Greca e il Centro Storico di Bova.
 
Il Laboratorio/Residenza di Artista è stato infatti allestito con tutti gli arredi e le attrezzature necessarie per potere realizzare opere e prodotti in ceramica, garantendo con la sua piccola foresteria (1 posto letto) l’ospitalità agli artisti che parteciperanno alla Residenza.
Nell’ambito del Laboratorio e della Collana Editoriale del Parco Culturale della Calabria Greca è stato realizzato il Volume "ConTerraneo. Memoria Identitaria e Poetica dei Luoghi".
 

SPITI TI MUSIKÌ - CASA DELLA MUSICA DI GALLICIANÒ

Spiti ti Musikì (Casa della Musica) del Borgo di Gallicianò è stato ideato per essere uno spazio di ricerca, sperimentazione e produzione della Musica e della Danza della Calabria Greca.
Gli ultimi venti anni hanno determinato forti cambiamenti nella musica tradizionale grecanica: la vecchia generazione della musica contadina stava progressivamente per scomparire, ma molti anni di animazione territoriale e di presenza del Festival Paleariza, hanno consolidato in alcuni musicisti della Calabria Greca la consapevolezza dell’importanza del recupero delle antiche sonorità peculiari della storia del territorio.
Oggi sono numerosi i musicisti, molti dei quali giovani che suonano a un eccellente livello gli strumenti tradizionali. L’incrocio fra una storia musicale antica e una sensibilità contemporanea è stato il filo conduttore del lavoro realizzato in questi anni.
Il Borgo di Gallicianò costituisce lo spazio fisico e culturale che ha meglio contribuito alla riproposizione della musica e della danza della Calabria Greca, come componente identitaria da tutelare, valorizzare ed innovare.
Spiti ti Musikì è uno spazio aperto alle contaminazioni che prevede la produzione di materiali documentari, scientifici e didattici sul rapporto memoria storica e nuove generazioni, attraverso le vie della trasmissione musicale e coreutica. Uno spazio performativo e didattico che dovrà favorire le esecuzioni musicali dal vivo, la trasmissione del sapere in forma di stage e di workshop, le occasioni musicali come momenti di animazione territoriale nel quadro di dinamiche di comunità locale, la festa/concerto come momento sia didattico che aggregativo.
 
Partner
Associazione Culturale CUM.EL.CA - Comunìa Tos Ellenòfono Tis Calavrìa
Associazione Kronos Arte
Pucambù - Agenzia per lo Sviluppo del Turismo Sostenibile nella Calabria Greca

Attrezzature e Strumenti Musicali
Spiti ti Musikì, ovvero la Casa della Musica del Borgo di Gallicianò, è dotata di: Palco modulare in legno, 1 Sistema Amplificato Portatile a 2 Vie 500 Watt - YAMAHA Stagepas 600, 4 Stativi Showtec, 4 Proiettori Showtec, 2 Organetti Iperton, 2 Zampogne a paru complete, 2 Zampogne a moderna, 4 Lire, 2 Pipite, 4 Fischiotti a paru, 6 Tamburelli.
 
PROGETTO SOUND ART NEL BORGO DI GALLICIANÒ
La realizzazione e la sperimentazione del Laboratorio/Residenza Musicale Spiti ti Musiki nel Borgo di Gallicianò ha previsto non solo lo spazio di produzione e sperimentazione di suoni, strumenti, musica e passi di danza ma, anche, la realizzazione di installazioni artistiche e sonore capaci di restituire, interpretare e rivelare ai visitatori, attraverso la musica, l’arte, storie, miti e suoni antichi della Calabria Greca. È con queste finalità che è stato ideato il Progetto Sound Art nel Borgo di Gallicianò. Cinque Stazioni Sonore, distribuite nel Borgo, che contribuiscono a realizzare un’atmosfera magica ed un’accoglienza unica per i visitatori, fatta di suoni e antichi canti contadini della Calabria Greca.
 
Partner del Progetto
Associazione Culturale CUM.EL.CA - Comunìa Tos Ellenòfono Tis Calavrìa
Effetto Sonoro

PROGETTO TES MERÌE TIN MUSICA
L’ultimo Progetto realizzato nell’ambito del Laboratorio/Residenza Musicale Spiti ti Musikì nel Borgo di Gallicianò è stato Tes merìe tin musica (I Luoghi della Musica). Il Progetto, realizzato in collaborazione con l’Associazione Kronos Arte e con l’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, ha permesso la realizzazione dei seguenti interventi artistici di recupero degli spazi inutilizzati:
  • Arcaici Suoni, che riproduce gli strumenti tradizionali della ciaramella e del tamburello;
  • Incastri Musicali, che valorizza con elementi decorativi identitari il percorso che porta alla Casa della Musica;
  • La Scafota, che ripropone in una delle nicchie dell’Anfiteatro il canto tipico delle donne e degli uomini che lavoravano nei campi nelle prime ore del mattino.
 
Partner del Progetto
Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria
Associazione Culturale CUM.EL.CA - Comunìa Tos Ellenòfono Tis Calavrìa
Associazione Kronos Arte

SPITI TIS MUSIKÌ  I° EDIZIONE
Sperimentazione e Produzione Musicale sulla Musica di Tradizione Orale della Calabria Greca.
Le attività di Spiti ti Musikì sono state avviate attraverso la realizzazione, nel mese di ottobre 2015, del 1° Stage di Musica e Danza che ha avuto come temi di sperimentazione la zampogna a paru e la danza tradizionale. Lo Stage è stato promosso sui Social Network e tra i Musicisti e i Danzatori nazionali, regionali e locali interessati. Allo Stage sono stati invitati anche i visitatori della Calabria Greca presenti nelle strutture ricettive dell’Area. Lo Stage è stato articolato nei seguenti due Workshop:
  • Workshop sulla zampogna a paru con Giancarlo Parisi.  Quante sono le musiche possibili sulla zampogna (a paru)? Lo stage ha tentato di rispondere a questa domanda proponendo due giorni di studio e rapporto diretto con una delle autorità riconosciute nell’innovazione sulla zampogna a paru siciliana: Giancarlo Parisi;
  • Laboratorio di danze della Sicilia Orientale e della Calabria Meridionale con Margherita Badalà e Cumelca. Il laboratorio è stato tenuto da Margherita Badalà in merito al “Ballettu siciliano” e da Peppe Zindato e Cicco Nucera per il “Sonu a ballu grecanico”. Margherita Badalà è stata accompagnata da Antonio Bellingheri (danza), Giuseppe Roberto (zampogne a paru), Andrea Chessari (tamburello). Le due danze, seppure geograficamente vicine, presentano differenze molto marcate soprattutto nell’aspetto coreutico. E’ stata un’occasione per sperimentare la diversità e la bellezza di patrimoni culturali che provengono da territori che condividono la stessa matrice greca d’occidente come la Sicilia Orientale e la Calabria Meridionale.
 
Per saperne di più visita il seguente link:
Parco Culturale della Calabria Greca
 
 

MUSEO DELLA LINGUA GRECO-CALABRA "GERHARD RHOLFS" DI BOVA

Il Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs”, che è stato inaugurato a Bova il 21 maggio 2016, si trova all’ingresso del Centro Storico, in un sito particolarmente simbolico, in quanto rappresenta il punto esatto in cui il viaggiatore Edward Lear, disegnò un bellissimo scorcio di Bova, durante il suo peregrinare in Calabria alla metà dell’Ottocento.

La visita al Museo consente di conoscere più da vicino la lingua greco-calabra, la sua storia e sue le peculiarità arcaiche attraverso l’esposizione delle tesi linguistiche formulate da Gerhard Rohlfs il quale, fin dal 1924, sostenne l’origine magnogreca della parlata che ancora vive nei borghi ellenofoni di Bova, Gallicianò e Roghudi, nei versanti più impervi dell’Aspromonte meridionale.
Nelle sei sale del Museo, ognuna dedicata a grandi studiosi che si sono interessati del patrimonio immateriale dei Greci di Calabria, è possibile approfondire diversi aspetti della lingua grecanica, esplicati sia mediante foto e documenti storici, sia attraverso installazioni audio-visive, che consentono di ascoltare e capire questa ancestrale lingua, risalente ai tempi di Omero.
Oltre all’esposizione di manufatti etnografici, appartenuti allo stesso Gerhard Rohlfs, donati al Museo dal figlio Eckart, è possibile ripercorrere le vicissitudini del linguista tedesco, a seguito dell’esposizione delle sue tesi sulle origini magnogreche della lingua greco-calabra, ipotesi che tanto urtarono la sensibilità dei linguisti italiani dell’epoca, poiché scardinavano la visione nazionalista del regime, evidenziando come l’antica Roma non era stata capace di latinizzare l’intera penisola italica.
Nella sala Franco Mosino è infatti possibile investigare, attraverso i dati archeologici e paleografici attuali, ma anche grazie a ricostruzioni di ambientazioni storiche, il millenario percorso della lingua greco-calabra, le sue trasformazioni in virtù dell’apporto della cultura bizantina e in seguito degli influssi esercitati da parte delle ripetute dominazioni straniere che si sono susseguite nelle terre aspromontane dei Greci di Calabria.
Il Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs” è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte, l’Amministrazione Comunale di Bova e il GAL Area Grecanica.
Il GAL Area Grecanica ha finanziato la realizzazione dell’impianto di illuminazione del Museo. Inoltre nel Bookshop del Museo sono distribuiti tutti i Volumi della Collana Editoriale del Parco dei Greci di Calabria, i video, le cartoline e i poster e, nell’atrio di ingresso è possibile consultare il Portale Calabria Greca e il Portale del Parco Culturale della Calabria Greca.
 
Per saperene di più visita il seguente link:
 
 

MUSEO DELLE ICONE DEI SANTI ITALO-GRECI DI STAITI

Il Museo dei Santi Italo-Greci di Staiti esprime la densa e numerosa presenza dei Santi che hanno vissuto e scelto il nostro territorio come eremo dal quale elevare la preghiera e innalzare lo spirito.
Le 22 Icone esposte nel Museo, realizzate dal maestro iconografo Sergej Tikhonov, ci raccontano frammenti di quell’epoca in cui l’incontro con Dio si astrasse dal tutto e si celebrò nell’essenzialità dell’incontaminata e aspra natura e nel sacrificio e nell’umiltà dei suoi Santi.

Il Museo dei Santi Italo-Greci di Staiti è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte, l’Amministrazione Comunale di Staiti, il GAL Area Grecanica e l’Associazione Culturale Archigramma.

Il GAL Area Grecanica ha finanziato e coordinato le attività per l’allestimento del Museo attraverso:  
  • la realizzazione delle  teche per le icone, dei pannelli informativi, di un mobile in legno per bookshop, di un mobile in legno per l’esposizione di croci e monete bizantine;
  • la realizzazione dell’impianto di illuminazione del Museo, delle teche e dei pannelli informativi;
  • la realizzazione dell’ impianto di deumidificazione per  mantenere costante il livello di umidità dei locali e preservare i beni culturali esposti;
  • il potenziamento della dotazione dei beni culturali esposti nel Museo attraverso l’acquisizione di quattro croci bizantine in legno antico e una collezione di monete bizantine.
 
Inoltre il GAL Area Grecanica ha sostenuto la realizzazione, nell’ambito della Collana Editoriale del Parco Culturale della Calabria Greca, del Catalogo delle Opere presenti nel Museo, curato dal Prof. Eligio Castrizio.
 
Per saperne di più visita i seguenti link:
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